Pensione casalinghe, cos’è e come funziona?

Pensione casalinghe, cos’è e come funziona?

Chi può iscriversi al fondo Inps casalinghe, quanti contributi si pagano, a quanto ammonta la pensione e quando viene liquidata.

Sei un casalingo o una casalinga, o comunque non sei occupato, non stai versando i contributi previdenziali volontari all’Inps e non hai diritto all’accredito di contributi figurativi? Forse non sai che, per integrare la tua pensione, o comunque per garantirti una rendita nel caso tu non abbia mai versato contributi, puoi iscriverti al fondo pensione delle casalinghe. Chi è iscritto al fondo casalinghe, difatti, può ottenere la pensione anche a 57 anni di età, e con soli 5 anni di contributi. Fai attenzione, però, l’Inps non regala mai nulla: la pensione liquidata dal fondo casalinghe dipende esclusivamente dai contributi versati, in quanto è calcolata col sistema contributivo e non è integrata al minimo. Se vuoi una pensione che ti garantisca un reddito dignitoso, dovrai effettuare dei versamenti ingenti, non ti basterà certamente il versamento minimo mensile pari a 25,82 euro. Inoltre, devi sapere che i contributi versati al fondo casalinghe non possono essere ricongiunti, cumulati e totalizzati alla contribuzione presente in altre gestioni previdenziali. Detto questo, l’iscrizione al fondo casalinghe può comunque costituire un’alternativa alla previdenza complementare, in quanto non comporta particolari vincoli per gli iscritti, che non sono obbligati ad effettuare versamenti tutti i mesi. Ma procediamo per ordine e facciamo il punto sulla pensione casalinghe: cos’è e come funziona, quando viene liquidata, come si calcola.

Per potersi iscrivere al Fondo casalinghe è necessario soddisfare le seguenti condizioni:

età tra i 16 e i 65 anni;

svolgimento di un’attività dedita alla cura della famiglia e connessa con le proprie responsabilità familiari, senza vincoli di subordinazione;

non essere titolari di una pensione diretta (cioè di una pensione che non sia di reversibilità);

non avere rapporti di lavoro dipendente o autonomo per i quali si sia obbligati a iscriversi ad un altro ente o cassa previdenziale, a meno che non sia un’attività part time con uno stipendio così basso da ridurre le settimane utili alla pensione (in pratica la paga settimanale deve risultare inferiore a 205 euro circa).

Una volta iscritti al fondo casalinghe, non si è obbligati a versare un minimo di contributi; tuttavia, perché risulti accreditato almeno un mese di contributi, è necessario versare almeno 25,82 euro, mentre, perché sia accreditato tutto l’anno, bisogna versare all’Inps 310 euro. Se si versa di meno, saranno accreditati i soli mesi corrispondenti alla cifra versata: ad esempio, se si versano 150 euro, l’Inps accredita 5 mesi di contributi utili alla pensione.

Se in un anno si versano più di 310 euro, i contributi non possono essere “spalmati” in anni diversi, anche se non interamente coperti, ma servono soltanto ad aumentare la misura dell’assegno di pensione.

A quale età si ottiene la pensione nel fondo casalinghe?

Nel fondo casalinghe è possibile ottenere la pensione a 57 anni, ma soltanto se l’assegno supera 549,59 euro mensili, cioè 1,2 volte l’assegno sociale (che per il 2019 ammonta a 457,99 euro). In caso contrario, cioè se la rendita mensile a cui si ha diritto risulta più bassa, bisogna aspettare i 65 anni per ottenere la pensione; una volta compiuti i 65 anni, è possibile ricevere la pensione dal fondo Inps casalinghe senza dover rispettare alcuna soglia minima di reddito.

Per ottenere la pensione nel fondo casalinghe sono necessari almeno 5 anni, cioè 60 mesi, di contributi.

Come si calcola la pensione nel fondo casalinghe?

Il calcolo della pensione, sia per la pensione anticipata casalinghe a 57 anni che per quella a 65 anni, viene effettuato col sistema contributivo, che si basa sui versamenti accantonati, rivalutati e convertiti in assegno da un coefficiente di trasformazione.

In pratica, per calcolare la pensione casalinghe bisogna:

rivalutare i contributi accantonati ogni anno, in base alla media mobile quinquennale della crescita della ricchezza nazionale, ovvero in base all’incremento del Pil nominale, che comprende anche il tasso di inflazione che si registra anno per anno;

sommare i contributi rivalutati, ottenendo così il montante contributivo;

moltiplicare il montante contributivo per il coefficiente di trasformazione, una cifra espressa in percentuale che varia in base all’età;

si ottiene così la pensione casalinghe spettante nell’anno.

I coefficienti di trasformazione della somma dei contributi in pensione, che variano con l’età, per il fondo casalinghe sono:

4,90, per chi si pensiona a 57 anni;

5,05 per chi si pensiona a 58 anni;

5,20 per chi si pensiona a 59 anni;

5,37 per chi si pensiona a 60 anni;

5,54 per chi si pensiona a 61 anni;

5,73 per chi si pensiona a 62anni;

5,93 per chi si pensiona a 63 anni;

6,14 per chi si pensiona a 64 anni;

6,36 per chi si pensiona a 65 anni.

Esempio di calcolo pensione fondo casalinghe

Facciamo un esempio di calcolo per capire meglio a quanto ammonta la pensione casalinghe:

Maria, casalinga, ha un montante contributivo (cioè la cifra che corrisponde alla somma dei contributi versati, rivalutati) pari a 15mila euro;

Ottiene la pensione a 65 anni;

la sua pensione sarà pari a 15000 x 6,36%, cioè a 954 euro annui, pari a circa 73 euro mensili.

La pensione casalinghe si può integrare al minimo?

La pensione casalinghe non è integrabile al minimo e non è soggetta a perequazione, cioè agli adeguamenti periodici all’inflazione. Può però essere cumulata con l’assegno sociale. Ricordiamo, infatti, che l’assegno sociale spetta, in misura ridotta:

ai non coniugati con reddito sino a 5.889 euro annui;

ai coniugati con reddito sino a 11.778 euro annui (in questo caso si deve però sommare il reddito del coniuge).

I contributi del fondo casalinghe si possono sommare agli altri contributi?

Come abbiamo anticipato, il fondo casalinghe non è ricongiungibile a nessun altro fondo di previdenza, né cumulabile o totalizzabile. In buona sostanza, per calcolare la pensione casalinghe si possono contare solo i contributi presenti nel fondo casalinghe, e i contributi accantonati nel fondo casalinghe non possono essere sommati o riuniti con quelli di altre gestioni previdenziali.

Fonte: www.laleggepertutti.it

 

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