Commercialisti: lettera al Presidente Conte

Commercialisti: lettera al Presidente Conte

Continua il legame epistolare che lega i Commercialisti al Premier Giuseppe Conte. Dopo la lotta sugli ISA, sfociata nello sciopero indetto dalla categoria il 30 settembre e il 1° ottobre 2019 è in atto ora uno scambio in merito al nuovo “patto” con i cittadini onesti che il Presidente intende attuare già nella Legge di bilancio 2020.

Con una lettera congiunta del 25 settembre, le principali sigle dei commercialisti hanno fornito le loro proposte in merito alla lotta all’evasione fiscale, alla difesa dello Statuto dei Diritti del Contribuente e stop allo sperpero di denaro pubblico.

I professionisti, premettendo che intendono aderire immediatamente al Patto proposto da Conte, come cittadini e come professionisti del fisco, hanno chiesto proprio in quanto conoscitori profondi della materia, e come cittadini memori dei numerosi analoghi patti proposti in precedenza, di voler adoperare almeno tre accortezze, per non ledere la fiducia dei cittadini nello Stato:

Si attui una vera lotta all’evasione, che non si trasformi, ancora una volta, nel mero inasprimento di tassazione dell’emerso, e che in particolare non si traduca in sempre crescenti oneri per cittadini, lavoratori autonomi ed imprese, che sostengono il nostro intero sistema economico. Si colpiscano finalmente i veri evasori, piccoli e grandi, avendo il coraggio di colpire anche chi usa, a proprio esclusivo ed indebito vantaggio, strumenti internazionali, come chi opera una concorrenza sleale nei confronti di imprese oneste e ligie agli adempimenti.

Non si calpestino i diritti dei cittadini. L’introduzione di nuovi tributi, l’inasprimento delle regole di imposizione o anche la previsione di innovativi strumenti di riscossione, accertamento e controllo, siano sempre rispettosi dei principi sanciti dallo Statuto dei Diritti del Contribuente, baluardo irrinunciabile di uno Stato di diritto

Sia perseguito allo stesso modo lo sperpero di denaro pubblico, del tutto paragonabile all’evasione fiscale in termini di danno erariale ed equilibrio dei conti. Si istituisca allora una Agenzia delle Uscite, come vi è l’Agenzia delle Entrate, che monitori e vigili la spesa pubblica, sanzionando gli abusi. Se lo Stato chiede rigore ai propri cittadini, per primo deve dimostrare di essere rigoroso con se stesso.

La lettera è firmata dalle seguenti sigle:

AIDC – Associazione Italiana Dottori Commercialisti

ADC – Associazione Dottori Commercialisti

ANC – Associazione Nazionale Commercialisti

ANDOC – Associazione Nazionale Dottori Commercialisti

FIDDOC – Federazione Italiana Donne Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

SIC – Sindacato Italiano Commercialisti

UNAGRACO – Unione Nazionale Commercialisti e degli Esperti Contabili

UNGDCEC – Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

Fonte: AIDC – Associazione Italiana Dottori Commercialisti

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