Rimborso IVA estero : istanze entro il 30 settembre 2019

Rimborso IVA estero : istanze entro il 30 settembre 2019

Lunedì 30 settembre 2019 è l’ultimo giorno per presentare le istanze di rimborso dell’IVA versata all’estero, relativa al periodo d’imposta 2018. Infatti, per evitare che un soggetto passivo italiano sia gravato dell’IVA fatturatagli in un altro Stato UE, è possibile chiedere il rimborso dell’imposta corrisposta nel Paese diverso da quello di residenza.

Per le imprese stabilite in Italia le istanze vanno presentate telematicamente utilizzando i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. I soggetti residenti in altri Paesi UE devono presentare l’istanza all’amministrazione finanziaria del proprio Stato, che provvederà a sua volta ad inviarla a quella italiana.

Invece i soggetti residenti in Paesi Extra UE con cui esistono accordi di reciprocità devono presentare il modello cartaceo IVA 79 al Centro operativo di Pescara, tramite raccomandata a/r oppure tramite consegna diretta.

Le informazioni che devono essere indicate nella richiesta di rimborso possono variare a seconda del Paese in cui viene inviata l’istanza e sono riassunte nella tabella “Tabella contenente le preferenze espresse dal singolo Stato comunitario” scaricabile dal sito dell’Agenzia delle Entrate. In generale, ogni istanza di rimborso deve contenere i seguenti dati:

la partita IVA dell’intestatario della richiesta, il cognome, il nome e la denominazione con l’indirizzo esatto, il numero di telefono e l’indirizzo di posta elettronica del richiedente;

il codice fiscale o l’identificativo IVA del rappresentante con il suo indirizzo e numero telefonico;

il periodo di riferimento coperto dalla richiesta (data inizio e data fine della richiesta);

il paese del rimborso, l’importo in Euro ed in valuta dello stesso;

il numero dei documenti di importazione o delle fatture dei quali si chiede il rimborso ed il numero degli allegati alla richiesta;

i dati del conto bancario con l’indicazione del titolare, i codici IBAN e BIC e la valuta del conto;

il codice dell’attività economica del richiedente per la quale i beni o i servizi sono acquisiti.

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