COMUNICATO STAMPA

COMUNICATO STAMPA

ANCHE FENAPI SI ADEGUA ALLE DIRETTIVE DEL DPCM. IL PRESIDENTE SATTA: “SIAMO VICINI AI NOSTRI ASSOCIATI.”

Anche Fenapi si adegua alle direttive del DPCM del 11 marzo 2020, che prevede misure di contrasto al Nuovo Coronavirus ancora più stringenti.

“Con la Direzione, spiega il presidente Carmelo Satta, abbiamo scelto di adeguarci alle direttive previste dal nuovo Dpcm continuando ad operare attraverso gli strumenti offerti dallo smart working. Le nostre sedi territoriali che erogano servizi ai cittadini ed alle aziende, definiti dalla normativa vigente servizi di pubblica utilità, non sono ricomprese in nessuna specifica categoria del Decreto ma nonostante ciò riteniamo, prosegue Satta, che la salute di tutti noi e dei nostri associati e utenti sia in questo preciso momento il bene superiore da salvaguardare.”

Fenapi ha emanato delle direttive interne per aiutare le sedi territoriali a capire cosa fare in questo particolare momento.

“Abbiamo chiesto, spiega Carmelo Satta, che fino alla data del 25 marzo p.v. siano adottate le misure previste dall’art.1 punto 7 “In ordine alle attività produttive e alle attività professionali” ed in particolare che:

– l’attività di ricevimento dell’utenza sia fortemente ridotta garantendo la reperibilità tramite contatti telefonici, e-mail, canali social e mediante la prenotazione di specifici appuntamenti per le attività indifferibili, garantendo sempre la distanza di sicurezza interpersonale di un metro o laddove non fosse possibile l’adozione di strumenti di protezione individuale;

– si concordino modalità di lavoro agile (ad es. turni e orario flessibile, lavoro da postazioni remote, ecc.) con il personale dipendente e con i collaboratori al fine di poter comunque garantire l’erogazione dei servizi;

– tenuto conto dei reali carichi di lavoro della sede, i lavoratori dipendenti, siano posti in ferie o in congedo retribuito o si scelga altro strumento previsto dalla contrattazione collettiva. – le attività non indispensabili siano sospese;

– siano poste in essere operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro.

Anche la Direzione Generale proseguirà le proprie attività lavorative con le modalità predette.

Al contempo, aggiunge Satta, abbiamo scritto al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Nunzia Catalfo e al direttore generale Inps Gabriella Di Michele per chiedere il differimento della scadenza per la presentazione di indennità di disoccupazione agricola.

Vogliamo che i nostri associati presenti su tutto il territorio nazionale, conclude Carmelo Satta, sappiano che stiamo continuando a lavorare per loro, per chiedere ed ottenere misure fiscali agevolate che ci aiutino a superare questo momento.”

 

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